Continuano a crescere le exsportazioni di tecnologie per il legno "made in Italy" nel 2021. Secondo i dati pubblicati da ISTAT, già consolidati, considerando che si riferiscono al primo semestre del corrente anno, sono state esportate macchine e impianti per la lavorazione del legno per un valore pari a 752 milioni di euro, facendo segnare un incremento percentuale sull'analogo periodo 2020 del 40%. Un risultato di assoluto rilievo se pensiamo al periodo di forte depressione che il comparto ha vissuto per gran parte del 2020; una crisi che poteva anche trascinarsi nel corso del 2021.
Gli Stati Uniti rimangono i nostri migliori clienti con 77 milioni di euro e un incremento pari al 31% sull'analogo periodo 2020, mentre Francia (54 milioni) e Polonia (53 milioni) scavalcano la Germania (52 milioni), portandosi rispettivamente al secondo e terzo posto dei primi dieci mercati.
La Cina, pur se con un valore assoluto da "mezza classifica", ha fatto registrare nei primi sei mesi dell'anno il maggior incremento percentuale della top ten, facendo registrare un +47% per 37 milioni di euro; segnaliamo infine la Russia, anche se fuori dai primi dieci Paesi, ma in ripresa, con 16 milioni di euro (+10%).
I dati completi di export e import per il periodo in esame sono disponibili, solo per i soci Acimall, nell'area Economia e Mercati/Commercio Estero:Italia, del sito web dell'Associazione.
Riportiamo di seguito una tabella dei primi dieci Paesi di destinazione delle esportazioni italiane:
Paesi |
Valore Mio Euro |
Var.% 21/20 |
Stati Uniti |
77,0 |
35,0 |
Francia |
54,3 |
30,6 |
Polonia |
53,2 |
23,4 |
Germania |
51,7 |
43,1 |
Regno Unito |
43,4 |
51,4 |
Cina |
37,2 |
83,9 |
Spagna |
31,6 |
69,4 |
Austria |
31,5 |
13,7 |
Belgio |
30,0 |
109,4 |
Paesi Bassi |
28,5 |
169,8 |
Totale mondo |
752,1 |
39,6 |